Nonostante l’informatica sia uno dei pochi settori come la telefonia ed i tablet che riesca ancora a segnare una certa crescita in questo periodo di crisi, le aziende per riuscire a far quadrare i conti hanno la necessità di risparmiare sulle spese ed ottimizzare al massimo i costi di produzione delle periferiche. Questa situazione non risparmia nemmeno un colosso come AMD, uno dei più importanti produttori di cpu al mondo. Ma come le aziende decidono di risparmiare? Naturalmente si decidono tagli lineari, in particolare si è deciso, come al solito, di eliminare parte del personale. Come Nokia, Intel e altri marchi prestigiosi, AMD ha deciso di ridurre il proprio organico: il taglio dovrebbe essere importante e dovrebbe rappresentare un range fra il 10% ed il 30%. Questa notizia al momento non è stata ancora confermata ufficialmente ma è probabile che AMD adotti la politica utilizzata in questi ultimi mesi da altre aziende importanti.

Attualmente AMD dà lavoro direttamente a ben 11.000 persone in tutto il mondo. Coloro che potranno perdere il proprio posto oscillano, quindi, fra le 1.100 e 3.300 unità. Purtroppo questa non è nemmeno la prima riduzione di personale operata da  AMD: meno di un anno fa la compagnia aveva risotto la sua forza lavoro del  10% lasciando a casa circa 1.400 dipendenti a livello globale.

Al momento non è ancora possibile conoscere la situazione economica di AMD di quest’anno: l’azienda deve ancora comunicare i propri risultati finanziari per il terzo trimestre 2012, anche se AMD ha già anticipato che i risultati del fatturato saranno inferiori alle aspettative, oltre a dei problemi di svalutazione causati da 100 milioni di dollari di prodotti attualmente nei propri magazzini.

È, quindi, molto probabile che l’annuncio dell’ulteriore taglio all’organico arrivi solamente successivamente alla pubblicazione dei dati finanziari relativi all’ultimo trimestre. Questa riduzione lascia comunque molto perplessi: se davvero si taglierà il 30% dell’organico, allora AMD potrebbe davvero non essere in grado di sviluppare con una certa rapidità nuovi prodotti per competere con i suoi principali rivali, soprattutto se, come previsto, la maggior parte dei dipendenti che perderà il lavoro sarà quella che si occupa del settore ricerca e sviluppo e delle innovazioni  ingegneristiche interne all’azienda.

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