macrium_reflet_creare_immagine_disco_clonare

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Clonare o creare una immagine del proprio hard disk, al fine di preservarne i dati, sono pratiche comuni che appaiono sostanzialmente identiche: tuttavia le differenze esistono, e proprio su queste ci si deve basare per decidere quale tecnica sia più adatta a soddisfare le proprie esigenze. Chiariamo iniziando col dire che entrambe la clonazione e la creazione di una immagine (imagining) creano un record preciso del disco o della partizione sulla quale si opera. Per record non ci si riferisce solamente ai dati, ma anche alla tavola di allocazione, al master boot record, ed in generale a tutto quanto è necessario per avviare ed eseguire il sistema operativo. Tutto questo non è necessario per proteggere i propri dati – basterebbe un semplice backup – ma nel caso in cui l’ HD dovesse subire un danno, o il sistema operativo si corrompesse per chissà quale ragione, un clone o una immagine è necessaria per tornare immediatamente a lavoro.

Quando si clona un disco si copia tutto quanto esiste sul hd di provenienza su un altro disco, così da avere due hardware che contengono esattamente gli stessi elementi. Normalmente, si clona un disco interno su un dispositivo esterno, tipicamente un dispositivo di memoria USB.

Il concetto di imagining è invece più simile a creare un grande file compresso. Il software per la creazione dell’immagine copia ogni elemento del hard disk in un unico file compresso, sebbene naturalmente ancora di dimensioni enormi. Tale immagine viene poi salvata, tipicamente, su un dispositivo di memoria USB esterno. Quali sono quindi i vantaggi dei due metodi?

Se l’HD primario dovesse subire un crash, un disco clone servirebbe alo scopo di tornare immediatamente al lavoro: tutto quello che si deve fare in un caso del genere è sostituire il supporto rotto con quello di scorta; se invece si possiede l’immagine del disco, e sempre supponendo che il disco dovesse subire un crash, è prima necessario acquistare un altro hard disk per sostituire quello rotto, e successivamente installare su questo l’immagine di backup. Perchè quindi esiste la tecnica di imagining? Versatilità.

Avere a disposizione l’immagine di un hardi disk consente di possedere, su uno stesso supporto meccanico, le immagini di più hard disk (il supporto meccanico deve naturalmente possedere una grande capacità di contenimento), rendendo più semplice ed economico salvare più versioni dello stesso disco o più dischi di diversi computer. La creazione di cloni o di immagini di disco avviene attraverso software specifici disponibili in linea di massima gratuitamente, sia per Windows 7 che per Windows 8. Uno dei più raccomandati è Macrium Reflect Free che consente di creare sia cloni che immagini del disco: un software versatile con una interfaccia chiara, in grado di soddisfare ogni esigenza di backup per la soluzione più adatta al proprio dispositivo.

1 thought on “Creazione disco immagine e disco clonato: Le differenze

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