Stress_Test_CPU_GPU

 

Stressare il pc è una pratica comune per assicurarsi che il proprio sistema sia in grado di rimanere affidabile e stabile in condizioni di utilizzo particolarmente intenso, ad esempio durante l’esecuzione di software impegnativo o operazioni di carico per l’efficienza del sistema operativo. Anche se un computer è in grado di avviarsi e di funzionare in maniera adeguata durante l’utilizzo normale, lo stress dei componenti hardware e software sono un ottimo banco di provare per capire sino a dove potersi spingere.

Un altro aspetto non da sottovalutare, e per il quale gli stress test sono consigliati, è capire se la macchina abbia necessità di raffreddamento ulteriore, per preservare il buon funzionamento dell’hardware installato. Vediamo allora quali sono gli stress-test più in voga ed importanti per potere ricavare un quadro preciso. Cominciamo dalla CPU: CPUID di HWMonitor che fornisce una finestra in tempo reale sulla temperatura, il voltaggio e la velocità delle ventole della CPU. Lo stesso compito è affidato a SpeedFan, che mostrano la temperatura anche dell’hard disk e della GPU istante per istante: un ottimo modo per capire se, durante l’esecuzione di un software impegnativo, tali temperature rimangano nei limiti ideali, o si debbano prendere in considerazioni soluzioni per il raffreddamento: entrambi i software indicano con i colori la classificazione delle temperature: blu per temperature fredde (ottimali), rosse per le calde (pericolo). In linea di massima, temperature che per la CPU superano i 70° Celsius, e per la GPU oltre 105°C, sono un segnale di pericolo serio ai quali correre immediatamente ai ripari.

Andando a strumenti più particolari, e sempre nell’ambito della CPU, segnaliamo Prime95, diventato uno dei tool di riferimento. Prime95 è in grado di stressare fortemente il proprio processore, tanto da includere una particolare funzione chiamata “Torture Test” dedicata ad utilizzatori che programmano di eseguire complicati software per il calcolo matematico. Da segnalare che Prime95 ed in particolar modo “Torture Test” devono essere eseguiti solo se la propria macchina è molto ben refrigerata. Nello stesso ambito anche IntelBurn Test ed OCCT. Passando alla memoria RAM, il cui test è utile per verificare eventuali errori, il software di riferimento è MemTest86+. Il navigato software offre una interfaccia molto spartana, ma consente una efficienza di rilevamento impareggiabile. Basta infatti caricare MemTest86+ su una chiavetta USB o su un CD, riavviare il pc per con l’opzione per il boot da supporto rimovibile per avviare il programma di diagnosi che, preferibilmente, è bene iniziare di notte vista la durata dell’analisi. Il risultato ottimale è avere zero errori, altrimenti MemTest86+ deve avviare una nuova istanza del proprio software sul settore danneggiato della RAM per visualizzare risultati specifici.

Infine l’altro grande ambito di test riguarda naturalmente la scheda grafica. Per testare le potenzialità di questo hardware segnaliamo FurMark, disegnato in maniera specifica per questo scopo, ed in grado di infliggere una serie di test in sequenza per verificare ogni genere di opzione possibile. Il test di FurMark dura tra i 15 ed i 30 minuti.

 

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