Sul web circola una strana storia: l’8 Marzo l’FBI chiuderà internet. Questo meme, come molti altri, rimbalza tra blog, portali e forum accompagnato da serie argomentazioni o con a margine divertenti prese in giro. Naturalmente l’affermazione in se è priva di senso, ma è interessante capire cosa c’è dietro questo genere di annuncio così sensazionalistico.

E’ vero che molte persone perderanno l’accesso ad Internet, ma questo evento non è certo da attribuire al famoso FBI, quanto all‘attività di criminali cibernetici che sembrano avere in mente una azione di gigantesche dimensioni. Se effettivamente l’8 Marzo alcune persone non potranno accedere ad internet, la responsabilità è da ricercarsi nella presenza di un malware che propriol’FBI sta pubblicizzando a favore della salute elettronica dei sistemi degli utenti.

I primi richiami alla attenzione sono iniziati a Novembre scorso, quando è stata posta offline una lunga sezione del traffico Web della Estonia a causa di un attacco riuscito che avrebbe consentito agli hacker di controllare i computer degli utenti su quella sezione di traffico, attraverso un virus della famiglia dei DNSCharger. Il malware lavora prendendo il posto dei server DNS e compromettendo il pc dell’utente costringendolo ad eseguire azioni dettate dagli hacker stessi. Il risultato è quello di trovarsi con un pc che viene costantemente dirottato verso siti malevoli che, in un modo o nell’altro, tentano di estorcere denaro alle proprie vittime.

Per prevenire tutto questo, l’FBI ha rimpiazzato i server DNS sospetti con i propri, ma solo per 120 giorni, che scadranno l’8 Marzo. Se per quella data si verificheranno i disservizi, la colpa non sarà del FBI (che porrà la rete offline), ma delle compagnie che non hanno ancora preso le contromisure al malware. Come fare a capire se il proprio pc è infetto?

L’FBI ha pubblicato un PDF  attraverso il quale effettuare la verifica: per la rimozione tuttavia serve un tecnico specializzato. Altro sistema è quello di utilizzare Avira DNS Repair Tool, a questo indirizzo, o ancora questa guida  per la diagnostica. Una delle soluzioni drastiche è quella di installare nuovamente il sistema operativo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.