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Tilera ha annunciato proprio oggi a disponibilità di un nuovo processore 36-core, attraverso il quale la compagnia a intenzione di soppiantare i tradizionali x86 con prestazioni superiori e consumi e riscaldamento inferiori agli attuali.

I processori in questione, i Tile-GX36, sono stati disegnati per essere usati in quei server che gestiscono grandi volumi di transazioni internet. Il processore aiuta a ridurre la potenza richiesta ed il riscaldamento della macchina che gestisce i dati, contemporaneamente rendendo l’esecuzione dei compiti come social network, ricerche su internet e streaming di contenuto multimediali, molto più veloci.

I Tile-GX36 verranno consegnati dapprima con una velocità di clock di 1.2 GHz, che consumeranno 24 watts di potenza. I processori in questione possono gestire più operazioni per ciclo di clock, assorbendo meno potenza rispetto ad alcuni mangia-risorse chip Intel per server (Intel Xeon). I Chip Tilera si propongono per diversi scopi, e sono ottimi per sistemi Linux e per i compiti usuali svolti dai server dati. La rapidissima resa dei chip ha meno core in parallelo, ma sono più rapidi dei chip Tilera 64-core, che sono stati commercializzati sino a pochi anni fa.

Un processore Gx36 funziona ad una più alta velocità di clock, e con molta più cache a disposizione riesce ad eseguire più lavoro per core, rendendo alla fine performance maggiori rispetto ad un processore 36-core. E’ difficile comparare le prestazioni di chip che possiedono architetture differenti, dicono gli analisti. I processori a basso consumo ARM e Tilera possono beneficiare nel caso di gestione di transazioni internet, mentre i tradizionali processori x86 hanno dimostrato di essere migliori nel caso della gestione di applicazioni pesanti, quali i database. Le transazioni di internet sono solitamente processate e completate attraverso i data center, ed in quest’ottica l’interesse nei confronti di server a basso consumo sta crescendo moltissimo.

I nuovi chip Tilera stanno già venendo testati su diversi server, e produttori come Nvidia stanno costruendo dei server sperimentali basati sui processori a bassa potenza ARM, gli stessi che troviamo in diversi smartphone e tablet. I chip Tilera dovranno comunque passare attraverso anni di test, prima di diventare il nuovo standard per i server dedicati ai servizi internet: ad ogni modo i web server come Apache, ed in genere le applicazioni Linux, si sono già dimostrate particolarmente adatte ad essere gestite con questa nuova architettura, il che potrebbe accelerare i tempi di rilascio ed implementazione dei processori Tilera.

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