Secondo quindi gli analisti di mercato, la prossima generazione di console non cercherà di spingere in modo forzato verso il mercato del digital delivery( per esempio servizi come Steam) ma sarà l’utente che potrà decidere se utilizzare questo tipo di servizio o, come un buon nostalgico, decidere di rimanere affezionato alla classica soluzione del DVD o qualunque sia il dispositivo di supporto dei videogiochi nella prossima Xbox.
Lo stesso, naturalmente, dovrebbe essere fatto da Sony e le due aziende monitoreranno costantemente il mercato per vedere la crescita di quello digitale e, quando questo avrà raggiunto una quota di utilizzo soddisfacente, allora cercheranno di eliminare sempre di più, poco alla volta, i videogiochi che utilizzano un supporto fisico.
Queste affermazioni sono comunque valorizzate da alcuni dati recenti: infatti è vero che il mercato dei prodotti digitali è in costante crescita ma è altrettanto vero che i ricavi da questo settore sono comunque una minoranza: infatti solo il 10% dei ricavi deriva dal digital delivery e quindi, allo stato attualmente, non sarebbe molto strategico immettere sul mercato soluzioni che supportino solo i contenuti digitali, vista ancora la predominanza dei supporti fisici.
Qualcuno potrebbe obbiettare che anche Apple abbia adottato una soluzione che ha permesso solo l’utilizzo di prodotti digitali ma bisogna considerare che in quel momento, la società era ancora emergente mentre Microsoft al momento è leader nelle vendite di videogiochi e non avrebbe molto senso rischiare il proprio primato per immettere una soluzione del genere nel breve termine.
Per questo motivo, i vari analisti, si aspettano che la prossima console di Microsoft sia aperta al digital delivery ma allo stesso tempo continuerà a fornire tutto il sopporto necessario anche ai supporti fisici, dando così cita ad una console “ibrida”.
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