Costruire un sito web, sia esso dedicato alla vendita di prodotti, alla creazione di un blog personale, o per qualsiasi altro scopo, rappresenta sempre una sfida. Il controllo totale del contenuto è ovvio, ma non lo è il controllo su chi visualizzerà e sfrutterà il prodotto.

Per questo gli strumenti di analisi sono stati parte della creazione e della gestione dei siti web sin dai loro albori. Una volta frammentario, il market degli strumenti per l’analisi delle prestazioni dei servizi web è adesso molto ristretto e diviso tra due compagnie: Google ed Adobe che, insieme, controllano il 90% del settore. E’ bene considerare che gli strumenti di analisi servono a prendere delle istantanee del sito localizzato ad un certo punto della giornata e per un ristretto periodo di osservazione. E’ importante quindi tenere a mente che i reports non sono mai esaustivi, considerando anche che la casualità di quanto accade sul web può vanificare ogni tipo di indagine.

Google Analytics è uno degli strumenti più affidabili perchè è facile da utilizzare e da capire, e perchè è gratuito se il sito web analizzato totalizza meno di 10 milioni di visite per mese. Iniziare ad utilizzare Google Analytics è semplice. Dopo la registrazione si riceve un codice da piazzare nel template del sito web così che possa apparire in ogni pagina web del sito, che viene da questo momento in poi analizzata da Google. Dopo che la raccolta dati è avvenuta per almeno qualche giorno, è possibile accedere alla dashboard di Google Analytics per visualizzare i dati sul traffico del sito in relazione ai mesi trascorsi. Troveremo il grafico del traffico e link per dati tecnici e demografici. La maggior parte del tempo viene trascorso manipolando i grafici: utilizzando i controlli è possibile visualizzare i dati in diverse finestre di tempo e compararli con i risultati dei mesi passati. Inoltre è possibile scegliere chiavi di ordinamento quali Visits, Uniques e Pageviews. Uno dei punti focali di Google Analytics è la capacità di adattarsi ad Adwords, strumento di Google, che consente di capire quanti visitatori vengono attirati dalla pubblicità inserita.

Omniture SiteCatalyst è invece lo strumento proposto da Adobe: il prezzo di utilizzo è identificato in base al tipo di traffico che il sito web genera. Le opzioni sono molto più numerose rispetto a Google Analitycs, tanto da risultare complicato, sebbene l’idea di base sia piuttosto ovvia: utilizzando la barra di sinistra è possibile visualizzare i dati in base alla caratteristica richiesta. Il punto di forza di Omniture SiteCatalyst risiede nella capacità di presentare resoconti dettagliatissimi per ogni aspetto del sito web, resoconti che possono essere ricevuti comodamente via email.

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