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Facebook resta nel mirino dei paesi islamici.

La vicenda delle immagini blasfeme di Maometto continuano a sollevare un polverone di censure in alcuni paesi.

Il Pakistan ha deciso di allentare l’oscuramento del social network imposto dieci giorni fa per il concorso che voleva immagini satiriche di Maometto.

La stessa sorte era toccata a siti come Youtube, Flickr e Wikipedia.

Oggi l’Alta Corte di Giustizia di Lahore, in Pakistan, ha autorizzato l’accesso al noto social network.

A patto che siano cancellate dal social network tutte le immagini offensive verso Maometto.

Il tribunale di Lahore ha dichiarato che non si può bloccare un intero sito solo per bloccare parte di esso.

Ricordiamo che queste religioni vietano di raffigurare Maometto, tanto più quando lo si vuole prendere in giro con immagini satiriche.

Ma Facebook è stato oscurato sabato scorso nel Bangladesh in quanto il sito ha “ferito la sensibilità religiosa della maggioranza musulmana della popolazione”.

Insomma la censura continua.

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