ladroUna delle nostre priorità è sicuramente quella legata alla protezione della nostra casa. Tornare nell’ abitazione e trovarla svaligiata dai ladri è una sensazione sgradevole è preoccupante. Da quel momento, e per parecchio tempo, la nostra tranquillità non sarà più la stessa.

Abbiamo paura che ciò accada di nuovo, che qualcuno ci si possa parare davanti in un momento di grande intimità. Proprio per questo è necessario proteggerla utilizzando dei sistemi di allarme. Sul mercato ci sono tantissimi prodotti ed i prezzi si sono notevolmente abbassati. Non solo dei sistemi di antifurto casa

 ma anche di telecamere di videosorveglianza, sensori, barriere, cancelli elettrici, inferriate e porte blindate.

Il momento è buono, anche perché per tutto il 2015, sperando in un rinnovo nel 2016, possiamo approfittare delle detrazioni fiscali spalmate in 10 anni. Un bel risparmio. Vediamo di capire come procedere all’acquisto, quali componenti utilizzare, e come proteggere la casa da intrusioni, e furti.

Come è fatto

Un sistema d’allarme è composto principalmente da centralina, sensori e sirena. La centralina è il cuore del sistema, controlla tutti gli altri componenti a lei collegati. Si installa di solito all’interno dell’abitazione vicino alla porta principale, in modo che comodamente possiamo attivare disattivare l’antifurto quando entriamo ed usciamo.

Qualcuno invece preferisce nasconderla, in un posto remoto della casa, contro i tentativi di effrazione e di disturbo. Ad esempio un ladro potrebbe entrare dalla porta e avere la possibilità, se la trova davanti a lui, di disattivarla. C’è da dire che le centraline sono molto sofisticate, hanno sistemi antistrappo e sabotaggio, ma non solo. Sono auto alimentate e quindi funzionano anche in caso di blackout.

Possono comunicare con gli altri componenti attraverso un cablaggio filare, oppure attraverso la radiofrequenza, in maniera wireless. Il collegamento via filo è quello preferito dagli installatori professionisti, per due motivi:

sono più difficili da sabotare. Un segnale che passa per aria può essere sempre captato. C’è da dire che non è così facile. Come già specificato questi sistemi wireless hanno una protezione e viaggiano su due diverse frequenze (433 e 866 Mhz), sono ridondanti, proprio per prevenire tentativi di intrusione e di sabotaggio.

Un altro di vantaggio risiede nel risparmio energetico dei componenti: in un sistema wireless i sensori consumano molto di più rispetto ad un impianto filare. Le batterie con cui sono alimentati si scaricano prima e vanno sostituite spesso, ma soprattutto controllate.

Il vantaggio di usare un sistema wireless è costituito però dalla mancanza di fili, canaline ed eventuali tracce Murarie. Chi non vuole effettuarle deve optare per quest’ultima soluzione.

La centralina è programmabile, da qui possiamo attivare e disattivare anche inmaniera parziale l’antifurto. Ad esempio di giorno attiviamo il giardino se siamo in casa e quando usciamo attiviamo anche la parte interna.

Possiamo registrare un messaggio con il combinatore telefonico, una scheda presente all’interno della centrale che si connette alla linea telefonica fissa oppure mobile tramite Sim card. In caso di allarme invia un messaggio pre registrato a noi e ad una serie di numeri telefonici Utilizziamo quelli del nostro cellulare ma anche delle forze dell’ordine o dei parenti. Al momento in cui scatterà l’allarme verremo avvisati tramite telefono. in quel momento non solo abbiamo la conoscenza che qualcosa è successo all’interno della nostra casa, ma possiamo anche metterci in ascolto con il microfono integrato nella stessa centralina.

C’è da dire che in questo caso possiamo levare il sospetto che si sia trattato di un falso allarme.

I sensori sono quelli che fanno la parte fondamentale del lavoro, si rendono conto se c’è un movimento in casa. Si chiamano anche “rilevatori di movimento” perché riescono a capire quando un corpo umano è entrato nell’area soggetta al loro controllo.

Per effettuare questo “check” utilizzano un sensore Pir, passive infra-red, a raggi infrarossi che legge la variazione termica di un corpo. Ogni essere umano infatti emette calore, il sensore deve essere in grado di distinguere quello di un animale o di un essere umano.

Ad esempio se vengono installati all’esterno possono essere soggetti al passaggio di un gatto di un cane o di un qualsiasi altro animale domestico presente in casa o all’aperto, come un uccello. Non devono quindi generare falsi allarmi.

Un altro impiego legato a quello dei sensori è la creazione di un sistema di barriere ad infrarossi perimetrali. Molto utilizzate lungo i perimetri delle case, lungo i perimetri di magazzini , installate sui muri, generarono un fascio luminoso infrarossi che se viene attraversato fa scattare l’allarme.

Un sistema di telecamere di videosorveglianza può poi essere integrato in un antifurto per la casa aumentando la sicurezza. Le telecamere, anche in questo caso, possono collegarsi via wireless o con un cavo e sono connesse direttamente di Internet è tramite il router adsl. Inviano in tempo reale immagini e video della zona sottoposta alla loro sorveglianza.

I modelli piú avanzati dispongono di motore per la rotazione ed il movimento da remoto, funzionano di notte e trasmettono in full hd, in alta definizione. Possono anche registrare quotidianamente e conservare le riprese su scheda sd.

Le marche

una buona tradizione c’è in Italia nell’ assemblaggio e produzione di sistemi di allarme. Una delle leader è Tecnoalarm, nella fascia media troviamo Risco, Bentel, Diagral, Came. In quella bassa Logisty. Gli antifurti possono essere montanti anche da soli, visto che sono venduti in kit, ma consigliamo di utilizzare degli installatori professionisti che sanno come e dove installare i componenti adatti per avere la miglior protezione possibile.

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