Si tratta del primo dispositivo a mondo di questo tipo che utilizza l’effetto quantico della tecnica chiamata a “diodo a effetto tunnel risonante” (Resonant tunnelling diode, Rtd), che permette di raggiungere velocità di connessione fino a quattro volte maggiori rispetto a quelle attuali e con un consumo inferiore di energia e minore dispersione di calore.
Secondo il Kaist, che sta sperimentando i nuovi chip nell’ambito di un programma decennale (2000-2010) finanziato dal Ministero per l’Educazione, la scienza e la tecnologia, i dispositivi potranno essere prodotti su scala industriale entro uno o due anni.
Un’innovazione di questo tipo non poteva non arrivare dal primo Paese al mondo per collegamenti a internet dalle abitazioni, con il 94% delle case (dati 2007) dotate di una connessione a internet in banda larga.
Fonte: Quo Media, Photo by jpockele via Flickr