Come prevedibile, dopo qualche hanno di crescite impressionanti, anche il mercato degli E-book reader inizia a denotare qualche sofferenza. Rispetto allo scorso anno, le vendite sono calate ben del 36%. Il problema non è che i consumatori si sono stancati dei libri digitali bensì che i tablet hanno sempre prezzi più accessibili.

Negli ultimi anni gli e-book reader erano riusciti ad ottenere un successo impressionante anche se spesso non sono stati posti alla ribalta dei riflettori. Uno strumento molto  semplice: alla fine si tratta di un display a scala di grigi, una batteria e alle volte qualche modulo per ampliare la connettività ma, nonostante questa semplicità, sono riusciti a conquistare il pubblico. Quesi dispositivi, solitamente, ci permettono anche di  ascoltare la musica, consultare dizionari online e siti non molto complessi. Ma naturalmente quello che i consumatori apprezzano di più è la loro funzione principale: la visualizzazione di libri digitali. Il vantaggio degli e-book è la loro autonomia elevata che permette ai lettori più assidui di continuare a leggere fino a notte fonda ed il display (e-ink) molto simile ad un normale foglio di carta.

Purtroppo, però, quest’anno le aziende produttrici di e-book reader non possono certo gioire come gli altri anni. Ormai il mercato inizia ad essere pieno di tablet dalle dimensioni ridotte ( soprattutto quelli Android) e dal prezzo davvero concorrenziale, rendendo così la differenza di prezzo fra e-book reader e mini Tablet praticamente inesistente.

I consumatori, quindi, hanno iniziato a preferire l’acquisto dei tablet in quanto, indubbiamente, quest’ultimi hanno la possibilità di svolgere più funzioni rispetto agli e-book reader. Per questo motivo, gli e-book che riescono a resistere sono quelli di “primo prezzo”, i più economici mentre quelli che hanno prezzi simili ai mini tablet sono inesorabilmente in declino.

Siamo già, quindi, arrivati alla fine della carriera degli e-book reader? È presto per dirlo: è probabile che i principali produttori possano decidere di tagliare ulteriormente i prezzi per provare a far ripartire il mercato. È, quindi, ancora presto per dare una sentenza definitiva: non resta che aspettare.

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