Nintendo Wii continuerà ad essere prodotta e venduta. Secondo il presidente, la console è rivolta ai cosiddetti “late adopter” ( adottatori ritardatari): coloro che aspettano l’uscita di una nuova generazione per riuscire ad acquistare ad un prezzo più contenuto una console della vecchia generazione in quanto non sono disposti a spendere molti soldi per un’esperienza videoludica. In particolare questo genere di compratori si trovano in Sud America, in Africa ed in Asia, anche se non bisogna escludere i paesi europei o nord americani dove, tuttavia, questo genere di acquirenti è minore. Per questo motivo, Nintendo ha l’occasione di avere ancora dei buoni guadagni per la sua “vecchia console” e, quindi, la produzione continuerà come quella della nuova Wii U, anche se, ovviamente, quest’ultima sarà prodotta in maniera più massiccia. Quello che Nintendo vuole fare è quello che Sony ha fatto con la PS2 e la PS3: per i primi anni la console più vecchia non è stata abbandonata ed i giochi più nuovi venivano comunque prodotti anche per questa console.
È lo stesso presidente di Nintendo che ha affermato che la strategia di Sony sarebbe stata davvero fenomenale: quest’ultima, infatti, è riuscita “a costruire una base installata incredibilmente grande. C’è la speranza che Nintendo Wii, allo stesso modo, continuerà a vendere per un bel po’ di tempo”.
Insomma, Nintendo sembra, per il momento, non puntare unicamente sulla next generation.