megaupload_chiuso

MegaUpload.com, uno dei più grandi portali conosciuti per il servizio di file sharing, è stato chiuso dai federali la settimana scorsa. Oltre a questo, il fondatore di Megaupload Kim Schmitz ed altri tre dirigenti collegati alla compagnia sono stati arrestati in Nuova Zelanda.

La replica del mondo del web più selvaggio tuttavia non si è fatta attendere, e la comunità hacker Anonymous ha risposto all’azione del governo attaccando diversi siti di altro profilo con un attacco coordinato in pochissimo tempo e basato sulla tecnica del DDos Attack. I siti interessati dalla rappresaglia di Anonymous in conseguenza della chiusura di Megaupload sono stati quelli della RIAA, MPAA, Universal Music Group ed il Copyright Office degli USA.

La rapidità dell’azione di Anonymous è indice certo della rabbia collegata alla vicenda Megaupload, di fatto dando inizio alla protesta che è andata poi a mischiarsi inevitabilmente al movimento già in atto sul web contro la proposta di legge Stop Online Piracy Act (SOPA), alla quale il gruppo Anonymous si oppone già da mesi.

Tornando a Megaupload, si legge negli atti che il portale è stato chiuso per infrangimento di copyright, riciclo di denaro, e racket, insieme ad altri capi di accusa collegati all’uso illegale di materiale stretto da copyright. L’azione è stata commentata dal FBI come “una dei più grandi casi di infrangimento di copyright mai viste dagli Stai Uniti, che colpiscono direttamente un sistema di storing e distribuzione pubblica che favorisce ed induce al crimine legato alla proprietà intellettuale”.

Negli atti si legge che l’attività illegale è guidata da due figure, il già citato Kim Schmitz e Kim Tim Jim Vestor, entrambi residenti contemporaneamente ad Hong Kong ed in Nuova Zelanda. In altri documenti legati alla vicenda si legge che MegaUpload.com è indicato come un sito commerciale e di servizi che riproduce e distribuisce copie di contenuto sotto copyright popopolare attraverso Internet, senza alcuna autorizzazione.

Inoltre, si indicano le organizzazioni collegate a MegaUpload come parte di una “Mega Cospiracy”. Si stima che la presenza di MegaUpload sia sinora costata ai detentori dei diritti di copyright circa 500 milioni di dollari in danni, mentre la compagnia ha guadagnato circa 175 milioni di dollari, con oltre 1 miliardo di visitatori nella sua storia, e 180 mila utenti registrati.

4 thoughts on “MegaUpload chiuso per infrangimento di Copyright

  1. e che palle io lo usavo come disco fisso online c’avevo un sacco di foto!!!! mo che fine faranno?

  2. Anche io avevo della roba registrata, che fine faranno? Daranno almeno il tempo di recuperare le cose o niente?

  3. Ciao,

    da quanto si sa al momento, Megaupload “potrebbe” tornare online nel breve periodo di tempo, sebbene non sia chiaro se i file che conteneva al momento della chiusura rimarranno o no.

    Altri servizi di file hosting come Fileserve hanno interrotto la loro attività, forse per revitrsi la chiusura. Proprio fileserve però, da agli utenti registrati la possibilità di accedere ai propri dati e scaricare il materiale che avevano caricato su File Serve, probabilmente per dare la possibilità di metterli al sicuro.

    Tendenzialmente quindi “potrebbe” essere possibile che Megaupload possa avere la possibilità di fare lo stesso, ma al momento i file conservati sono ufficialmente persi

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