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Il Wi-fi municipalizzato, ovvero un servizio tipo l’elettricità in strada, o l’asfalto,o l’acqua nelle piazze, potrebbe essere una vera rivoluzione per i cittadini.
Purtroppo non viene dato il giusto peso a questo servizio (forse questo è dovuto all’età di chi comanda), che potrebbe permettere a tutti i cittadini ad una modica cifra di poter pagare bollette, multe on-line, poter usufruire dell’assistenza medica on-line (ad esempio cambio del medico, o prenotazione ospedaliere), e tanti altri servizi.

In futuro sicuramente l’idea si svilupperà e forse prenderà piede, creando una grande rivoluzione generale negli usi consuetudinari dei cittadini.
Tuttavia il successo non è calcolato al 100%.

Negli Stati Uniti il processo è cominciato l’anno scorso, ma a quanto pare non si è riscosso lo sperato successo!
A quanto pare :
Benetto nel suo blog dice:
“….Le compagnie inizialmente accettarono di sostenere le spese, aspettandosi che almeno un 10-25% dei cittadini di ogni città sottoscrivessero un abbonamento. Le previsioni si rivelarono sbagliate, e non di poco: forse per i tempi ancora poco maturi le sottoscrizioni sono state ben al di sotto delle aspettative. Per esempio ci si aspettava 32.000 sottoscrizioni per l’attuale rete più grande in America (a Tempe, in Arizona) , ma ce ne sono state appena 600.

Un altro problema è stata l’errata stima del numero di access point necessari per coprire il territorio: in media è stato necessario impiegare un numero di AP superiore del 20% – 100% rispetto al previsto….Fonte dati Economist

Questo dato è veramente sconfortante, la prima cosa che mi è venuta in mente è che forse i cittadini non sono ancora pronti per questo passo verso il futuro, ma per fortuna mi sono ricreduto sapendo che ad esempio la capitale dell’Estonia è completamente coperta dalla rete wi-fi e completamente ad accesso libero.

Una connessione statale però come ben dice Alberto del blog Alblog:
“sono convinto che l’intervento di uno stato, di una istituzione pubblica in genere, debba limitarsi a dare regole, ad effettuare controlli sul rispetto delle regole e della concorrenza in genere; compiere azioni che aiutino la concorrenza; nel caso di situazioni dove la concorrenza non può dare risultati, fornire incentivi: il servizio universale dovrebbe essere realizzato incentivando economicamente i progetti di connettività nelle zone non raggiunte dalla banda larga.”

Una connessione statale potrebbe portare dei controlli non troppo giusti e magari ad un servizio di scarso livello.
Io sono dell’idea che una connessione wi-fi, sarebbe utile sicuramente a tutti i cittadini, ma purtroppo non tutti conoscono l’effettiva potenzialità di internet.
Proprio per questo in Italia la municipalizzazione della rete sarà qualcosa per lunghi tempi, e sicuramente (conoscendo la nostra amministrazione pubblica) non dovrà essere lasciato completamente in mano allo stato.
Un sistema più corretto sarebbe fornire il servizio attraverso un privato, incentivandolo con particolari privilegi e possibilità di ricavo.

La mia esperienza mi ha fatto notare che internet tra i giovani è diffusissimo, soprattutto come mezzo di comunicazione, proprio per questo penso che tra una decina di anni, quando la percentuale di utenti in rete sarà molto alta, le compagnie e lo stato troveranno accordi su come migliorare questo servizio e portarlo a tutti in maniera gratuita o quasi.
Internet non è più solo un lusso ed un vizio per pochi utenti, ma come la televisione è oramai un bisogno di cui si fa fatica farne a meno.

Voi invece come la pensate?

Fonte bendetto, Alblog

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