gnome_3_ubuntu_linux

gnome_3_ubuntu_linux

 

Gnome 3, l’interfaccia utente del sistema Ubuntu Linux, è stata una versione che ha deluso moltissimi utenti che non apprezzano le inutili complicanze che questa interfaccia ha presentato come miglioramenti. Per questa ragione, altre interfacce sono state vagliate come alternative a GNOME: tra le più riuscite (ma anche in questo caso criticate in maniera aspra) si annoverano Unity di Ubuntu, l’interfaccia “ufficiale” che presenta lo stesso peccato di inutili abbellimenti rimproverati a GNOME 3; MATE e Cinnamon che invece propongono una interfaccia più minimale in uno stile maggiormente gradito agli utenti Linux Ubuntu meno legati agli ambienti grafici.

GNOME tuttavia corre ai ripari. Tornando rapidamente indietro sui propri passi infatti, la comunità che sostiene il progetto Gnome ha annunciato la settimana scorsa che sta lavorando ad una “classic mode”, che riporterà a disposizione degli utenti una interfaccia con gli elementi chiavi di GNOME 2 tanto amati. Ripercorrendo la vicenda, ad inizio mese GNOME aveva annunciato che avrebbe abbandonato lo sviluppo del progetto “fallback mode” per la prossima versione della piattaforma (GNOME 3.8) e che sarebbe stato dedicato a quei sistemi non in grado di sostenere il rendering 3D. “Fallback mode” era proprio quella versione di GNOME minimalista così tanto richiesta.

E’ stato reso noto poi da Matthias Clasen, sviluppatore software, di avere parlato con gli utenti GNOME che utilizzavano la versione fallback, e le sue caratteristiche principali come la task bar ed i comandi a scomparsi. Lo sviluppatore conclude che “GNOME 3 ha portato diverse alternative per rimpiazzare i vecchi comandi e, sebbene speriamo che gli utenti apprezzeranno le novità, non vogliamo deludere coloro che apprezzano uno stile più tradizionale. Dopo tutto sono queste le caratteristiche che hanno fatto apprezzare GNOME 2 per oltre 10 anni.”

Il progetto GNOME ha quindi deciso di rilasciare quelle caratteristiche “classiche” come estensioni della GNOME Shell, così che l’utente possa scegliere quali elementi dell’interfaccia utilizzare e quali invece tralasciare. Il progetto ha quindi deciso di compilare una lista di estensioni supportate, divise per le funzioni assolte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.