Flame è un virus salito gli onori della cronaca da qualche settimana, e specialmente negli ultimi giorni perchè indicato come il software responsabile del cyberattacco contro l’Iran, è in grado di cancellare i file dal computer infetto. Flame è stato originariamente identificato come un software in grado di rubare le informazioni personali oltre alle immissioni da tastiera, agli screenshot da PC, ed alle conversazioni audio.

La nuova componente di Flame ad ogni modo, scoperta da poco da Symantec, famosa firma per la sicurezza digitale, ha messo in luce il nuovo inquietante aspetto: Flame è in grado di cancellare le informazioni dalla macchina compromessa. Questo significa che il virus è in grado di distruggere qualunque tipo di informazione contenuta sul pc, anche quelle relative al buon funzionamento della macchina, di fatto rendendo il computer inservibile. “Gli hacker hanno la capacità di cancellare qualunque cosa dal computer,” afferma Vikram Thakur di Symantec, “e non è una potenzialità da esprimere: è reale.”

Se questo fosse confermato quindi, Flame sarebbe una potente arma da usare contro le nazioni per attaccare le infrastrutture digitali vitali, come gli impianti chimici, le fabbriche di produzione, e scenari ancora più complicati. In questa ottica, l’attacco protato tramite Flame all’Iran ad Aprile è stata solo una prova generale.

Flame, scoperto per primo da Kaspersky Lab, ha messo nel mirino paesi come l’Iran ed altri del medio Oriente infettando i server della regione, e si è vociferato che gli Stati Uniti ed Israele siano state le basi di partenza per un tale attacco. In risposta a queste accuse, certamente pesanti, gli USA sono rimasti silenti. Israele ha invece negato ogni tipo di coinvolgimento, sebbene il primo ministro Moshe Ya’alon abbia espresso serie preoccupazioni riguardo il programma nucleare dell’Iran e che le nazioni preoccupate da questa attività de paese mediorientale potrebbe utilizzare anche attacchi cybernetici per “danneggiar e il progetto nucleare iraniano.”

Le dichiarazioni preoccupano ulteriormente considerando che Flame è un software che ha richiesto enormi sforzi di progettazione, e l’impiego di milioni di dollari: il sospetto quindi che la sua progettazione sia stata commissionata con il beneplacito di un governo compiacente è molto alto e, contemporaneamente, il suo contrasto è complicato. Inoltre, Flame non si replica in maniera incontrollata, ma solo quando gli viene fornito tale comando, un altro indizio che il virus agisce solo su bersagli sensibili e non a caso, come avviene per la maggior parte dei software malware comuni.

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