Fino a qualche fa si pensava che a causa della penuria di Hard Disk si rischiasse seriamente di mettere in crisi il mercato del pc. Inoltre le vendite del 2011 non erano state incoraggiante e proprio a causa dei disastri di alcuni mesi fa in Thailandia, anche nel 2012 queste sarebbero rimaste piuttosto basse. Ora, tuttavia, gli analisti promettono che invece una piccola crescita nell’acquisto di pc si verificherà anche nel 2012. Effettivamente nell’anno corrente dovrebbero essere venduti, secondo queste stime, ben 368 milioni di pezzi e ciò significherebbe un aumento del 4% rispetto al 2011. La vera ripresa rimarrà comunque fissata per il 2013. Infatti si prevede che per quell’anno saranno ben 400 milioni le unità vendute.

In realtà i dati rimangono comunque abbastanza incerti: infatti il numero di vendite dipenderà comunque dal successo che gli ultrabook riusciranno ad ottenere nei prossimi anni ma soprattutto anche dall’innovazione del nuovo Windows. Se questo riuscirà a conquistare i consumatori, allora è inevitabile che crescano le vendite di pc poiché i consumatori vorranno acquistare un nuovo notebook o Desktop con il nuovo sistema operativo di Microsoft. Ma le vendite dipenderanno anche dall’economia: infatti vedremo se fra alcuni mesi ci saranno segnal incoraggianti sulla probabile fine della crisi dell’eurozona o la situazione peggiorerà ulteriormente.

Secondo Garter, società che si è occupata dell’analisi, bisogna comunque tenere presente che gli smartphone ed i tablet hanno ottenuto un successo notevole per il fatto che gli sviluppatori hanno cercato di assecondare le esigenze dei consumatori. Gli smartphone sono nati dalla voglia del consumatore di avere sempre con sé un dispositivo potente di calcolo per lavorare ma anche un dispositivo che permetta di ascoltare la musica durante le pause o ci possa aiutare a trovare tramite il gps un luogo che non conosciamo. Lo stesso devono fare i produttori di soluzioni informatiche.

Garter vuole inoltre ricordare che questa  crescita avverrà soprattutto grazie ai paesi emergenti. Infatti nel 2016 si prevede che saranno i mercati africani ed asiatici a contribuire al 70% delle vendite di pc rispetto al 50% del 2011. Mentre per l’Europa e gli Stati Uniti il mercato si baserà sulla sostituzione di soluzioni obsolete per soluzioni più aggiornate.

 

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