Il C.B.I. assicura che “sono scattate le necessarie misure” dopo che sul web è apparso un messaggio di minacce, nel quale gli hacker sostenevano di essersi introdotti anche nel server del National Informatics Centre che gestisce la maggior parte dei siti del governativi.
Il sito, come potete constatare, è ancora offline, poichè a nulla sono valsi i tentativi di ripristino effettuati nelle ultime 48 ore.
Nella nota lasciata dagli hackers Pakistani si legge anche:
This attempt is in response to the Pakistani websites hacked by ‘Indian Cyber Army’. We told u before too…we are sleeping but not dead.
La nota termina con
Pakistan Zindabad.
Il sito del C.B.I. è considerato (o forse è meglio dire era considerato) uno dei più sicuri del paese.
Fonte: Adnkronos/IGN; OneIndia News