Samsung ha usato irregolarmente i brevetti di Apple, questa è la sentenza di qualche giorno fa. Il processo fra Apple e Samsung si chiude momentaneamente con la vittoria di Apple a cui Samsung dovrà risarcire ben 1,05 miliardi. La decisione è scaturita dopo ben tre giorni di camera di consiglio.

Insomma Sansung, in modo ancora non del tutto chiari, ha avuto in mano i brevetti di Apple e li ha copiati, in buona parte, per fabbricare i propri smartphone. Diversi sono stati i brevetti violati e fra questi rientra anche la tecnologia  (pinch and zoom) che permette, praticamente, di zoomare  semplicemente pizzicando lo schermo. Anche il  tap to zoom, funzione di iOS che ingrandisce immagini e documenti toccandoli con un dito, secondo i giudici è stato copiato da Apple.

L’unico smartphone che, per il momento, risulta frutto solo della creatività di Samsung è Nexus S 4G per. Ance l’interfaccia utente ed il design del nuovo Galaxy S III sono una palese copia dell’iPhone secondo Apple. I giudici, invece, hanno confermato che il Samsung Galaxy Tab è completamente diverso dall’iPad e, per questo motivo, non ci sarebbe alcun presupposto per affermare che, in questo caso, l’azienda coreana avrebbe violato i brevetti.

Naturalmente Samsung non vuole arrendersi e ha fatto sapere che ricorrerà in appello. Inoltre, in merito alla sentenza, ha espresso le proprie considerazioni in una nota ufficiale. Secondo Samsung questa sentenza non è affatto una vittoria per Apple ma una sconfitta per i consumatori: quest’ultimi avranno meno possibilità di scelta, meno innovazione e meno concorrenza che si tradurrà in prezzi più elevati. Apple replica che “rubare non è giusto” e che la concorrenza dovrebbe essere reale. Dopo la notizia, comunque, Samsung avrebbe perso ben il 7% in borsa.

Come detto all’inizio la vicenda non finirà qui: Samsung ricorrerà in appello ma anche Apple continuerà le azioni legali. Se i prodotti sono copiati, allora secondo Apple è necessario che questi vengano ritirati dal mercato. Vedremo come andrà a finire questa disputa.

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