Facebook si riempie di 60 nuove applicazioni per rinfoltire e rendere ancora più interattiva la nuova interfaccia Timeline. I messaggi automatici sullo status e sulle attività dei nostri contatti, che vengono comunicati su Facebook come status dalla stessa applicazione che stanno usando, stanno per moltiplicarsi.
L’ultimo annuncio in questo senso è stato l’accordo tra Facebook e Spotify, insieme ad altre app che avrebbero integrato la piattaforma Timeline, ma quello era solo la prima parte delle innovazioni che adesso arriveranno. Facebook ha infatti annunciato l’avvento di 60 nuove app per la presentazione Timeneline. Le app appartengono a compagnie come: Foodily, Ticketmaster, Pinterest, Rotten Tomatoes, Gogobot, Foodspotting, Kobo, TripdAvisor e diverse altre.
Le nuove app consentiranno di visualizzare sul profilo Facebook le attività e le scelte che gli utenti stanno operando sui software su indicati, in tre differenti canali: quello diretto, sulla timeline, come aggiornamento; un richiamo in Attività Recenti di Timeline per segnalare che c’è stata una nuova attività, ed infine appare nel riassunto periodico del mese. Le nuove app rendono inoltre molto semplice condividere con gli amici di Facebook, i propri gusti e scoperte, venendo visualizzati come un nostro contatto sta cucinando qualcosa attraverso una ricetta di Foodly, e potremo avere contestualmente a disposizione la stessa app di Foodly dalla quale accedere al servizio corrispondente.
L’idea di Facebook è quella di coinvolgere nella sua Timeline anche quella parte delle attività delle persone che facevano parte dell’offline, come i viaggi, la musica ascoltata o le ricette di cucina, e renderle pubbliche, condivisibili e rintracciabili. A questo scopo, parallelamente, Facebook ha dovuto anche estendere i settaggi sulla privacy degli utenti, consentendo un controllo capillare su queste nuove opzioni. Facebook sta quindi diventando una piattaforma sempre più estesa e categorizzata, che consente ai propri utenti di condividere ogni singolo aspetto della giornata.
Ciò che i detrattori di questo continuo allargamento segnalano è che se ad un certo punto Facebook dovesse trovare un modo di monetizzare questo enorme volume di dati, le conseguenze potrebbero esser imprevedibili. A questa domanda, Facebook non ha dato risposta.