
Un trend della rete, nell’ultimo periodo, è quello di fornire badges che gli utenti possono mostrare. Il badge è una medaglietta che l’utente porta con se, e che da modo di mostrare cosa è in grado di fare o quali risultati ha raggiunto. Il badge è un sistema che i portali stanno adottando per offrire questi riconoscimenti ottenendo il doppio risultato di fornire un riconoscimento ai più meritevoli, ed attirare nuovi utenti attirati dal “lustrino” di essere riconoscibili.
Open Badges di Mozilla risponde a questa necessità, annunciando un progetto di infrastruttura che consiste, per chi ne fa richiesta, di usufruire delle API necessarie per creare una vera storia dell’utente. Chi naviga sul web infatti, potrà collezionare badge da ogni sito su internet, e vederli visualizzati in maniera coerente, con la sottolineatura delle abilità raggiunte. Inoltre i badge saranno il metro di giudizio della propria reputazione online, aiutando quindi, in un immaginifico sviluppo di questa struttura, a trovare lavoro, a trovare collaborazioni ed a costruire il proprio prestigio. A questo progetto Mozilla crede moltissimo, e naturalmente Firefox è il canale ideale per iniziare a fare circolare l’idea dei badge.
Da questa settimana, per questa ragione, Mozilla ha ufficialmente aperto al pubblico il primo Open Badge Beta, con il supporto dell’onnipresente Mozilla Labs. Include un formato specifico per i badges, le API necessarie per l’implementazione tecnologica che verrà condivisa in formato di pacchetto esaustivo. Open Badges fa parte di una ambiziosa idea che Mozilla cerca di sviluppare attraverso questo primo passo: formare una sorta di identità su Internet, attraverso la quale è possibile farsi una idea dell’utente che la rende nota.
L’annuncio di Open Badges coincide con il bando di 2 milioni di dollari a chi svilupperà una infrastruttura di questo tipo: naturalmente Mozilla ha già messo una seria ipoteca sul vincitore che riuscirà a rendere fruibile questa nuova tecnologia. L’iniziativa ha il benestare e viene seguita attentamente dal Segretario all’Educazione degli Stati Uniti, che ha presentato il progetto indicendo il bando.