Delusi dall’esperienza di Vista e sempre più propensi verso le distribuzioni Linux, abbiamo deciso di vedere quanto c’era di vero tra gli annunci trionfalistici di casa Redmond e i dati effettivi.
Diciamo subito che Windows Seven ci ha sorpreso per efficienza, velocità e stabilità.
In questo mese di lavoro abbiamo usato una macchina non molto recente, con processore Intel da 3,20 Ghz, 1.5 Giga di Ram, scheda Video Ati da 512 MB e Hard Disk da 320 Giga.
A differenza del pesante Windows Vista, Seven si comporta molto bene.
Veloce nell’avvio e nell’apertura delle applicazioni. Lo stesso dicasi per la chiusura del sistema operativo o per la sospensione.
Questo è l’elemento che salta subito agli occhi: la velocità di esecuzione.
Dopo un mese di lavoro ci aspettavamo un degrado delle prestazioni, che c’è stato ma in misura nettamente contenuta, anche grazie ad opportune operazioni di deframmentazione.
Gradevole la grafica ed utili gli strumenti di Aero Shake, Aero Peeke Snap per mettere ordine sul desktop ed avere sottomano le varie finestre aperte.
Interessanti i nuovi sfondi e l’opportunità di cambiarlo ogni tot di tempo.
Grazie a Gruppo Home adesso risulta molto più agevole configurare una rete.
Quando si connette un nuovo dispositivo hardware o una chiavetta USB il riconoscimento è quasi istantaneo, senza le interminabili attese a cui eravamo abituati con Vista.
La copia di una cartella molto consistente (2 giga di file) è avvenuta rapidamente, li dove Vista ci indicava un tempo approssimativo di 30 minuti.
I tempi di copia si avvicinano sempre più a quelli rapidissimi delle varie distribuzioni Linux.
Seven si è dimostrato anche performante nell’usare applicativi impegnativi come l’elaborazione grafica e video.
Insomma gli utenti che provengono da Vista tireranno un sospiro di sollievo, mentre chi viene da Xp, anche se con molte reticenze, sarà molto tentato dall’effettuare l’upgrade.