Il mercato delle SD card è evoluto molto velocemente in questi anni. Fino a qualche anno fa, per acquistare una SD dalla capacità di 2 Gb si pendevano in media 10-15 euro, oggi è possibile acquistare tranquillamente una SD da 8 Gb allo stesso prezzo. Coloro che possiedono una videocamera o fotocamera abbastanza recente, hanno sicuramente notato che i formati di memoria compatibili sono ben tre:  SD, SDHC e SDXC.  Le prime due sono ormai conosciute da tutti, mentre l’ultimo formato, grazie ai prezzi sempre più in calo, inizia ad entrare nelle case dei consumatori. Per SDXC si intendono quelle schede di memoria con capacità superiori a 64 Gb: i prezzi sono scesi, anche se per ora rimangono comunque molto elevati.

Il fatto che i prezzi siano ancora alti per queste nuove tecnologie non deve certo stupire: dotare un modulo così piccolo come una SD card con una capacità di memoria così elevata richiede l’utilizzo di chip molto piccoli e complessi, con processo produttivo molto spinto. Tuttavia, molti produttori hanno deciso di rinunciare un poco alle prestazioni (pur mantenendo la class 10 che permette di  fare tutto) per permettere al pubblico di acquistare questi prodotti a cifre più ragionevoli.

Una delle aziende molto interessate a questo settore è sicuramente Kingston che ha presentato le nuove SDX10V che sono già state messe in commercio e che vantano capienze di 64GB e 128GB. Kingston garantisce che le sue SDXC avranno una velocità di trasferimento minima di  10MB al secondo, sufficienti per riprendere filmati full HD, anche se rispetto alle SDXC più costose e performanti  si pagherà qualcosa in termini di tempo per i trasferimenti fra PC e SDXC.

Al momento Kingston non ha ufficializzato i prezzi. Da alcune fonti, tuttavia, abbiamo scoperto che il prezzo del modello da 128GB a circa 115,00 Dollari USA. Nei nostri negozi, invece, queste SDXC vengono vendute  ad un prezzo compreso  fra i 110 ed i 120 Euro. Rispetto alle cifre di solo un anno fa, il taglio dei prezzi è evidente.   Vedremo se le SDXC riusciranno ad avere una diffusione più ampia rispetto a quella che hanno oggi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.