Per il momento, tuttavia, l’azienda avrebbe deciso di applicare questa decisione solo negli USA, mentre, per il momento, i prodotti rimarranno ancora sui mercati europei ed asiatici. E’ evidente il motivo per il quale per adesso solo il mercato americano è coinvolto nell’iniziativa: infatti nel nuovo continente è maggiore il numero di ultrabook, di tablet che sono attualmente venduti, mentre in Europa, forse a causa anche dalla grave crisi finanziaria, le vendite di questi nuovi prodotti ( soprattutto gli ultrabook) stentano ancora a decollare.
Effettivamente oltre ai consumatori, questi nuovi prodotti soddisfano maggiormente i produttori di software. Infatti la potenza degli ultrabook e di molti tablet è superiore a quella dei netbook e questo permette lo sviluppo di programmi migliori. Inoltre, a rovinare il mercato dei netbook, è stata anche l’eccessiva guerra dei prezzi al ribasso fra i vari produttori: oggi è possibile trovare netbook anche a prezzi inferiori di 200€ e questo ha contribuito alla sfiducia verso questi prodotti da parte di molti produttori. Ci sono comunque aziende come Asus e Acer che continuano ad investire in questi prodotti che secondo loro possono ancora essere redditizi. Per questo motivo, spinti anche dal atto di essere i produttori che vendono maggiormente questo genere di soluzioni, continuano a proporre i loro netbook a prezzi interessanti.