LulzSec, il famoso gruppo Hacker che ha imperversato per 50 giorni sul web mettendo a segno clamorosi attacchi hacker a database di importanti server anche governativi, è stato in questi giorni sottoposto ad una dura prova dall’azione della polizia U.K. E’ infatti stato arrestato un ragazzo di 19 anni sospettato di essere il portavoce del gruppo. La sua residenza è stata perquisita in cerca delle prove, mentre il ragazzo è stato trasportato a Londra per continuare gli accertamenti.
LulzSec, durante la sua attività, ha costantemente mantenuta alta l’attenzione sulle proprie azioni criminose pubblicando attraverso diversi tipi di canale, anche Twiitter, la successione dei propri obbiettivi. Al termine dei 50 giorni di cui si è detto, LulzSec ha pubblicato un documento di “fine lavori”, ribadendo tuttavia che il movimento hacker, da loro impersonato nella visione più classica, ovvero di dissidenti della società e non di ladri o truffatori, continuerà anche dopo lo scioglimento del gruppo: una previsione effettivamente realizzata attraverso le gesta di questi giorni dell’ampia comunità Anonymous.
Tornando alla notizia dell’arresto del sospetto portavoce di LulzSec, il cui nickname è Topiary (il vero nome non è stato reso noto), l’operazione è avvenuta poche ore dopo che il gruppo Anonymous e lo stesso Lulzsec hanno rivendicato l’attacco a Paypal, responsabile a dire degli hacker, di avere negato i fondi a WikiLeaks (un argomento sul quale la comunità hacker si è sempre espressa a favore di WikiLeaks). L’account di Twitter di Lulzsec non è stato aggiornato per le successive sette ore, da quando è stato annunciato l’attacco a Paypal con una serie di post.
Durante l’arresto è stata notata una forte discrepanza, che certamente sarà oggetto di speculazione e nuovi sviluppi nei prossimi giorni sopratutto da parte della comunità Anonymous di cui LulzSec pare essere una costola organizzata: nei documenti rilasciati il mese scorso nei quali si esponevano i nomi dei membri di Lulzsec, Topiary era indicato come un abitante della Svezia, con il nome di Daniel Ackerman Sandberg, il che naturalmente discorda con l’arresto di un cittadino inglese. La risposta di Lulzsec su questi fatti non si farà certo attendere.