Alcuni utenti si sono infatti accorti che il proprio smartphone generava dei traffici elevati e sospetti e si è arrivati a scoprire che il sistema operativo di Google spiava gli utenti tramite il gps, raccogliendo così informazioni preziose sui gusti, luoghi visitati ecc.
Il metodo con cui veniamo costantemente monitorati è pressoché identico a quello che si è scoperto da parte di Apple: infatti, durante i nostri spostamenti, vengono registrate le ultime 50 cellula telefoniche da cui abbiamo ricevuto il segnale( si può quindi capire la zona) e allo stesso tempo vengono anche studiate le ultime 200 reti wireless alle quali abbiamo avuto accesso con il nostro cellulare.
Tutti questi dati vengono poi memorizzati sul cellulare e poi non è ben chiaro quale sia il loro destino. Secondo anche celebri esperti del settore, è chiaro che questi file vengano usati a nostra insaputa per creare un prodotto o per proporci qualcosa che sia compatibile con i nostri gusti che vengono rispecchiati dai luoghi frequentati, tutto questo all’insaputa del povero consumatore del quale non viene rispettata, purtroppo, la privacy. Sembrerebbe, inoltre, che i file generati da Android, risultino ancora più difficilmente accessibili rispetto a quelli Apple, segno che sia presente qualcosa da nascondere.
A questo punto è probabile che si aprano anche delle indagini a livello penale per vedere che fine facciano questi dati e se davvero i due sistemi operativi tengano traccia degli spostamenti degli utenti. Quello che è certo è che ormai non si può più essere sicuri di essere soli!