Questo è quanto afferma un rapporto della compagnia di antivirus Symantec, secondo cui dai pc colpiti partono ogni giorno oltre 46 miliardi di e-mail. La maggior parte degli 1,5 milioni di computer infettati facenti parte di questa botnet (che quindi inviano messaggi di posta elettronica all’insaputa del possessore) si trova negli Usa e nell’Europa occidentale.
La rete contava 2,5 milioni di computer fino allo scorso aprile. Nonostante la sua dimensione si sia ridotta, grazie anche all’opera dei programmi antivirus più aggiornati, é aumentato il numero di e-mail mandate da ogni singolo computer.
La botnet Rustock esiste e resiste dal 2006.
Un primo tentativo di eliminarla era stato fatto nel novembre di quell’anno, quando fu chiuso McColo, l’ISP responsabile dell’hosting della maggior parte dei server di comando e di controllo della botnet.