Toshiba sta preparando un sensore immagine da 20 Megapixel destinato alle fotocamere digitali che sarà, a detta di Toshiba, il sensore con la più alta risoluzione nella propria fascia di competenza. La famosa azienda nipponica ha affermato che i nuovi chip saranno in grado di catturare 30 frames per secondo alla massima risoluzione. Saranno anche abili a registrare video a 60 fps alla risoluzione 1080p, o 100 frames a 720p. Toshiba ha affermato che distribuirà i primi esemplari di chip CMOS a partire dal mese prossimo, con la produzione di massa programmata per Agosto, al fine di realizzare la produzione a regime di 300,000 unità al mese.
Toshiba è molto affermato nell’ambito delle memorie flash NAND, sviluppate con il partner SanDisk, ma Toshiba è anche uno dei principali costruttori di semiconduttori. Le fotocamere punta e scatta stanno gradatamente diminuendo di prezzo, schiacciate tra una concorrenza agguerrita tra i vari costruttori, e dall’altro lato la forte crescita degli smartphone e dei dispositivi mobili che permettono, sebbene con ragionevoli limitazioni, di scattare immagini o video. Sebbene il numero di pixels che una fotocamera digitale è in grado di gestire non sia una misura diretta della qualità della immagine risultante, è certamente uno degli aspetti sui quali i consumatori vengono attirati. La risoluzione delle immagini degli smartphone di alto livello spesso raggiunge, o addirittura eccelle, le prestazioni delle fotocamere digitali: ad esempio il Nokia 808PureView monta un sensore da ben 41 megapixel.
Toshiba ha affermato che l’aumento dei pixel di informazione nel nuovo chip può essere comparato con la generazione precedente di CMOS, in grado di restituire una qualità di immagine generalmente superiore. Riduce inoltre la dimensione dei pixel – la nuova versione da 20 Megapixel possiede pixel che misurano individualmente 1.2 micrometri, diminuiti dai 1.34 micrometri nella versione del sensore da 16 megapixel. Toshiba ha affermato che il proprio obbiettivo è quello di raggiungere la quota di mercato del 30 percento riguardante i sensori CMOS per fotocamere digitali entro l’anno fiscale del Marzo 2016.